La
permanenza a lungo in ambienti con un basso tasso di umidità nell’aria come
locali surriscaldati o climatizzati, i viaggi in aereo, le gite in montagna
provocano una maggior perdita di acqua da parte dell’epidermide.
Nella cabina di aereo le condizioni sono molto simili a quelle che si raggiungono in montagna a 2000-2500 metri sopra il livello del mare dove l’ossigeno l’umidità e la pressione atmosferica sono ridotte. In queste condizioni l’organismo sano risponde con diverse manifestazioni che vanno da un aumento del battito cardiaco, della respirazione e anche lievemente della pressione. Tutto questo provoca disidratazione e quindi secchezza della pelle che si manifesta con la sensazione di “pelle che tira”.
Nelle condizioni precedentemente descritte è necessario applicare di frequente cosmetici in grado di ripristinare l’idratazione come sieri a base di acido ialuronico a basso peso molecolare, creme di intensa idratazione non grasse, bere molta acqua, succhi di frutta, evitare alcolici, superalcolici e ridurre l’assunzione di caffè.
Helene Calogeropoulou
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